Come si acquista un apparecchio acustico.


Nella vita può capitare di sentire molto poco e pensare di aver bisogno di un apparecchio acustico. Stabilire se avete necessita di un apparecchio è un atto medico complicato di esclusiva competenza di medici specialisti in otorinolaringoiatria o audiologia.

Cosa fare prima di acquistare un apparecchio acustico?
E’ fondamentale la visita di un medico specialista, l’esecuzione di un esame audiometrico, meglio se affiancato ad altri esami audiologici, e la prescrizione [cioè la ricetta] di una protesi acustica con indicazione del tipo di apparecchio.
E’ sbagliato entrare in un negozio, sottoporsi ad un esame audiometrico, e decidere col venditore quale apparecchio acquistare. Una volta i venditori di protesi acustiche erano tecnici audioprotesisti. Da alcuni anni è stata istituita la laurea breve in audioprotesi e pertanto questi tecnici hanno il titolo di dottori. Deve essere chiaro che queste persone non sono dei medici, ma sono persone che hanno competenze tecniche sugli apparecchi e sono direttamente interessate alla vendita degli stessi.
Lo specialista otorinolaringoiatra non è un venditore di apparecchi e non può nemmeno farlo.

Quando acquistare una protesi acustica?
Quando si è in possesso di una prescrizione di protesi acustica effettuata da uno specialista otorinolaringoiatra o audiologo dopo una visita ed esami strumentali adeguati.
“La prescrizione protesica deve essere effettuata unicamente dallo specialista ORL e/o audiologo (…) La visita specialistica ORL e/o audiologica è la condizione essenziale richiesta per la prescrizione protesica …” da Linee guida in tema di protesizzazione acustica dei pazienti affetti da ipoacusia non rimediabile con la terapia medica e/o chirurgica (1).
La condizione per acquistare una protesi acustica non è il sentire poco, ma avere una diminuzione dell’udito accertata da un medico specialista e ritenuta da questo migliorabile con la prescrizione di una protesi acustica.
Il sentire poco non è una condizione sufficiente. Ci sono tante situazioni dove un paziente sente poco e non necessita di protesi acustica. Si va dalle situazioni più banali come il tappo di cerume o l’otite catarrale oppure l’otosalpingite a situazioni più complesse come l’idrope endolinfatica o le ischemie della circolazione cocleare. Tutte situazioni che determinano ipoacusia e sono curabili con terapia medica. Esistono poi delle ipoacusie trattabili con terapia chirurgica. In questa categoria la malattia più emblematica è l’otosclerosi. In questo caso è fondamentale che il paziente affetto da otosclerosi valuti assieme allo specialista se è il caso di farsi operare oppure acquistare una protesi.
Quello che il paziente non deve fare è rivolgersi ad un audioprotesista, verificare con lui che sente poco e acquistare una protesi. Come detto chiaramente dalle linee guida gli unici prescrittori delle protesi sono i medici, non gli audioprotesisti. Ad alimentare la confusione esistente nel settore è la recente istituzione della laurea breve in audioprotesi. Ora molti audioprotesisti si fregiano del titolo dei dottori e le persone comuni li considerano dei medici. Capita di visitare pazienti che hanno acquistato la protesi dall’audioprotesista e si sono sempre fatti curare da questi tecnici. Vengano dall’otorinolaringoiatra per problemi nasali o laringei. Quando vedono che l’otorino guarda le orecchie e sa maneggiare un apparecchio acustico restano sorpresi e sono diffidenti a parlare con lui della protesi. Nella loro mente il dottore che si occupa delle protesi acustiche è il dottore in audioprotesi e non certo l’otorinolaringoiatra.

I dottori in audioprotesi fanno (e non devono né possono) (denunciateli ai Carabinieri o presso la Procura della Repubblica n.d.r.) visite e prescrizioni di protesi. Li trovate nelle farmacie, nei poliambulatori, nei circoli ricreativi per anziani. Si presentano offrendo una prova gratuita dell’udito. I loro spostamenti sono chiarissimi, spesso hanno dei turni settimanali che rispettano, oppure la loro prova gratuita dell’udito è preannunciata da manifestini pubblicitari. Spesso troviamo inviti ad andare nei loro negozi nella buca delle lettere o in Internet. Ritengo che si possa riconoscerli facilmente. Non ho mai visto un paziente che ha acquistato una protesi da questi dottori presentarsi con un esame audiometrico scritto e firmato da chi lo ha eseguito. Se alla fine di una visita con esame gratuito dell’udito richiedete una copia firmata dell’esame audiometrico vi accorgerete che non vi verrà consegnata. In questo caso dovreste comprendere che chi vi ha fatto l’esame non è un medico.

Colgo l’occasione per affermare (contrariamente a qualche opinione presente in Internet) che l’esame audiometrico è fondamentale e non è una banalità. E’ un esame importante che permette allo specialista di compiere il primo passo per capire se avete o non avete una malattia dell’orecchio. Il bilancio o esame audiometrico a scopo diagnostico può essere eseguito solo da laureati in medicina.

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Una volta che siete in possesso di un esame audiometrico che dimostra la vostra ipoacusia ed una prescrizione specialistica che vi consiglia un apparecchio acustico che cosa dovete fare?

Consiglio sempre di chiedere al medico se ci sono le possibilità per avere un contributo dal SSN. Ricordo che se la media delle tre frequenze centrali (500 – 1000 – 2000 Hz), calcolata sull’orecchio migliore, è maggiore o uguale a 65 dB avete diritto al contributo. Oggi questa disposizione non va intesa in termini matematici, ma quando il medico specialista del SSN (o convenzionato) ritiene che la vostra perdita uditiva sia tale da poter migliorare con un apparecchio acustico. Per esempio anche una perdita uditiva media di 50 dB può essere ritenuta sufficiente per farvi avere il contributo regionale. Per ottenerlo è necessaria una visita ed una prescrizione fatta da un medico del servizio pubblico, il quale deve compilare una apposita modulistica.
La richiesta del contributo del SSN non vi obbliga a comperare l’apparecchio più semplice, cioè quello fornito totalmente dall’ASL. Voi potrete segliere qualsiasi tipo di apparecchio, anche il più sofisticato. Il contributo dell’ASL sarà sempre il medesimo. Per esempio se il contributo sarà di 1000 euro il venditore potrà fornirvi un apparecchio da 1000 euro e in tal caso la spesa sarà a totale carico ASL. Se voi vorrete un apparecchio da 2500 euro o uno ancora migliore da 5000 euro potrete acquistarli ugualmente. Li pagherete rispettivamente 1500 euro o 4000 euro.

Indubbiamente la procedura ASL tra prenotazioni ed esami fa perdere tempo ed è effettivamente un po’ lunga. Il mio consiglio è utilizzarla perchè l’acquisto di una protesi acustica non è una urgenza. E’ chiaro che se una persona non vuole perdere tempo e rinuncia al contributo del SSN può recarsi subito dal venditore di protesi.

Il successivo passo da compiere è andare in un negozio dove si vendono protesi acustiche. Qui consiglio di preferire quei venditori che hanno un negozio, essendo questo un posto fisso dove quasi tutti i giorni dovreste trovare una persona per ogni eventuale necessità.
Persone che abitano in piccoli paesi possono entrare in contatto con l’audioprotesista perchè lo vedono in una farmacia o al circolo anziani. Questi tecnici possono essere persone serie, ma informatevi che abbiano una sede fissa almeno nel comune importante più vicino. Il rischio potrebbe essere di acquistare un apparecchio acustico, spendere una cifra superiore a mille/duemila euro e poi, quando avete necessità di una regolazione o di una riparazione il venditore non viene più nella vostra zona e farete molta fatica a raggiungerlo.

Esistono molte catene di vendita di protesi acustiche. Preferire una marca ad un altra è un fatto soggettivo. Vi consiglio, soprattutto se abitate in un paese piuttosto grande, di contattare almeno due o tre venditori, anche per cercare di capire sotto l’aspetto umano, quale potrebbe essere quello più disponibile per soddisfare la vostra richiesta di sentire meglio.

Quale tipologia di apparecchio scegliere?
Il medico scrupoloso prescrive l’apparecchio in modo completo, ma non tutti lo fanno. A volte, anche se il medico prescrive, per esempio, apparecchio retroauricolare, può capitare che il paziente si faccia convincere dal venditore ed esca dal negozio con un apparecchio diverso, più spesso un endoauricolare. Purtroppo molte persone non vogliono far vedere che indossano un apparecchio acustico e lo vorrebbero invisibile. I venditori, a volte, vendono l’apparecchio più piccolo ottenendo in tal modo la soddisfazione del cliente. Tenete presente che l’apparecchio più piccolo non sempre è quello più idoneo per correggere il vostro tipo di ipoacusia. Il mio consiglio è quello di consultare sempre il medico che ha fatto la prescrizione, prima di decidere per l’acquisto.

In sintesi queste sono le cinque regole che consiglio di osservare PRIMA di acquistare un apparecchio acustico.
1 – fatevi sempre fare esami audiometrici da medici specialisti in otorinolaringoiatria o in audiologia.
2 – solo un medico specialista potrà dirvi se avete necessità di un apparecchio. Se la vostra sordità sarà importante dovrà essere il medico a prescrivervi l’apparecchio acustico.
3 – con la prescrizione chiedete il preventivo di spesa ad un venditore e chiedete di poter avere l’apparecchio in prova senza impegnarvi all’acquisto.
4 – provate l’apparecchio nell’ambiente dove vivete normalmente.
5 – fate anche una visita di controllo con l’apparecchio ancora in prova dal medico che ve lo ha prescritto. 

Carlo Govoni